giovedì 16 dicembre 2010

Provocazione natalizia


PROVOCAZIONE NATALIZIA:

E SE GESU’ NON NASCESSE?




E se Gesù la notte di Natale non nascesse? E’ proprio un’ipotesi così improbabile? Siamo così abituati a mettere il Natale nei nostri programmi e nei nostri calendari che neppure ci sfiora un’ipotesi del genere. Eppure il rischio di un Natale senza Gesù che nasce e più presente di quanto non si creda. Infatti il Natale per molti passa in fretta. Finisce con gli ultimi acquisti e gli ultimi regali. Rimane la messa di mezzanotte. Ma è poco più di una formalità. La solita storia di 2000 anni fa, carica sempre di suggestione e di poesia e il solito invito ad essere un po’ più buoni e più attenti ai bisogni dei poveri. Dunque per la maggior parte, forse, un Natale senza novità, rivolto solo al passato patinato di buonismo, che non diventa mai presente.

Nessuno probabilmente, o ben pochi, si aspettano che Gesù nasca di nuovo, che diventi di nuovo un essere umano. Quanti dei cristiani, oggi, si aspettano una cosa del genere?

E se Gesù non nasce, tutto rimane come prima. Il Natale è solo un giorno di memoria, di uno che non c’è più. La speranza dei poveri è poco più che un’illusione. L’inizio di una umanità nuova ancora una volta rinviato. Manca il “materiale umano” che lo renda un fatto che fa notizia, un prodigio più grande ancora di quello di 2000 anni fa, un’opera che Dio solo può compiere. Se Gesù non nasce, la notte di Natale è come tutte le altre notti e il giorno di Natale sarà solo un giorno in più per tutti. Riflettiamo. Il rischio che Gesù non nasca, c’è davvero, ed è nel cuore di ciascuno. Di fronte a questa provocazione è bello invece ascoltare il libro del profeta Sofonia (3, 14-18a) “Gioisci, figlia di Sion, esulta, Israele, e rallegrati con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme… In quel giorno si dirà a Gerusalemme: ‘Non temere, non lasciarti cadere le braccia! Il Signore tuo Dio è in mezzo a te, il Signore tuo Dio in mezzo a te è un salvatore potente. Esulterà di gioia per te, ti rinnoverà con il suo amore, si rallegrerà per te con grida di gioia, come nei giorni di festa’…”

Venga veramente il Signore Gesù che l’amore di Dio vuol fare sbocciare nel terreno umano di questo mondo, accogliamo nello stupore e nella gioia il mistero di un evento che ricolma di senso e di futuro la nostra vita e la nostra storia.

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